Negus
Il vino allungato con l’acqua è una delle bevande miscelate più antiche che la Storia ci abbia tramandato: il Negus ne è la sua versione britannica.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Highball glass freddo colmo di ghiaccio e miscela delicatamente.
Info
Famiglia
Creatore
Periodo storico
Iscriviti!
Indice
L’etimologia
Pochi drink possono vantare un collegamento così tanto univoco con la figura di un personaggio storico realmente esistito come quello che lega il Negus a Francis Negus (1670 – 1732), ufficiale dell’esercito britannico. Iniziò la propria carriera militare nel 1687 e nel volgere di qualche anno venne insignito del grado di Luogotenente-Colonnello, nel 1703. Alle gesta sui campi di battaglia affiancò quelle nelle sale della politica come membro del Parlamento inglese. Sembra che proprio durante una seduta parlamentare, come riportato da Thomas Seccombe sul Dictionary of National Biography, nel corso di una accesa discussione tra Whigs e Tories riguardo alcune questioni di politica interna, Negus chiese di servire ai presenti del vino diluito con acqua calda e zucchero come tentativo volto a tranquillizzare gli animi. Nel giro di qualche minuto, lo scontro fra le fazioni politiche rientrò all’interno di un più civile scambio di opinioni sulle indubbie qualità della bevanda, nominata Negus proprio in onore del suo iniziale promotore.
Le testimonianze
La più antica menzione del Negus risale al 1745, sul Remarks on Mr. Mason’s Treatise upon Tea, ma come spesso accade per bevande miscelate ancestrali riportate su libri molto antichi non ne viene riportata la ricetta, probabilmente poiché all’epoca quest’ultima era già molto conosciuta e data per assodata. Qualche anno dopo, nel 1749, il Negus viene preceduto sull’A General History of the Stage, from its Origins in Greece Down to the Present Days di W.R. Chetwood dall’aggettivo hot (“caldo”), ad indicare l’eventualità che potesse essere servito come bevanda corroborante invernale, ma non è l’unica variante che viene aggiunta alla sua struttura nel corso delle testimonianze a venire: si possono reperire Negus preparati con il succo di limoni o arance, impreziosito dalle spezie (soprattutto noce moscata) o realizzati con un distillato (gin, rum, brandy o whiskey) in sostituzione al vino (a volte venivano utilizzati anche Madeira, Porto o Sherry).
L’evoluzione
Il Negus “originale” consisteva di un vino diluito con acqua, in rapporto di 1:2, dolcificato con dello zucchero. Col tempo, a questa ossatura elementare, cominciano ad essere aggiunti alcuni ingredienti (come succo di agrumi e spezie) che portano il Negus più verso la struttura di un Punch. Ma partiamo dall’inizio. Non deve per nulla sorprenderci la tendenza di allungare il vino con l’acqua: le prime testimonianze di questa pratica risalgono all’VIII secolo a.C. presso i Greci. Recenti ricerche scientifiche sembrerebbero dimostrare la funzione battericida dell’alcol etilico e dei polifenoli presenti nel vino nei confronti dei microrganismi patogeni nell’acqua contaminata che causano il colera ed il tifo: oltre a semplice motivo “di gusto”, miscelare acqua e vino era un antico metodo per rendere potabile l’acqua prima che la clorazione degli impianti idrici prendesse piede a partire dal 1800.
L’aggiunta degli altri ingredienti, come il succo di agrume e le spezie, è da ricercare invece nella pessima qualità del vino reperibile sul mercato: se Francis Negus, dato la sua posizione di Parlamentare, aveva senza dubbio la possibilità di acquistare del vino di ottima fattura, quello destinato alle fasce più basse della popolazione era spesso un prodotto contraffatto e adulterato, che una volta diluito con acqua esaltava ancora di più i propri difetti di realizzazione. A questi ultimi si poneva rimedio arricchendo il Negus con l’impatto aromatico delle spezie e con il sapore donato dal bilanciamento fra lo zucchero ed il succo di agrume.
Indice
A qualcuno piace caldo
Per realizzare la versione hot sostituisci semplicemente l’acqua calda a quella fredda. Ti consiglio però di servirlo in una tazza in grado di trattenere il calore sulla superficie esterna, senza che si riscaldi quella esterna, dove il tuo cliente metterà le proprie mani.
Spezie e agrumi
Se vuoi pimpare un pochino il tuo Negus, sperimenta con le spezie e gli agrumi: fra le prime, ti consiglio di provare la cannella, i chiodi di garofano e la noce moscata; per i secondi, oltre al succo di differenti varietà, non dimenticarti che anche le scorze possono donare al tuo drink una interessante complessità aromatica.