Egg Nogg (caldo)
Se siete negli Stati Uniti per le festività natalizie, è più probabile che siate venuti in contatto con un Egg Nogg piuttosto che con uno dei tipici taxi gialli che scorrazzano per le metropoli.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Piccola licenza poetica della tecnica Build, essendo un cocktail caldo non abbiamo ovviamente il ghiaccio.
Monta a neve gli albumi con una frusta (meglio elettrica). A parte, sbatti il tuorlo con lo zucchero. Metti il Brandy e il latte in una caraffa e da lì versali a filo, poco alla volta, al tuorlo zuccherato continuando a sbattere. Unisci ora il composto con gli albumi a quello coi tuorli e amalgama il tutto. Scalda il drink a microonde o in una pentola a fuoco basso, facendo attenzione a non cuocere l’uovo. Servi con una leggera spolverata di noce moscata
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Indice
I Posset britannici
L’Egg Nogg è una delle più antiche tradizioni della miscelazione americana, tanto da essere considerato il drink per eccellenza delle festività natalizie, a cui è stata anche conferita una propria giornata internazionale, quella del 24 dicembre.
La prima menzione a stampa risulta essere quella apparsa su un quotidiano di Philadelphia nel 1788, anche se le sue origini vanno ricercate molto più indietro nel tempo, precisamente nell’Inghilterra del XIV secolo. All’epoca era conosciuta una bevanda col nome di “posset” che prevedeva l’unione di latte, birra o vino e spezie, e che veniva consumata per le sue presunte qualità benefiche.
L’aggiunta dell’uovo
Sul libro del 1862 The Bar-Tenders’ Guide, Jerry Thomas ne riporta 6 versioni, a seconda del numero di persone a cui servirle o della tipologia di ingredienti utilizzati, presentandole come una variante della famiglia dei Flip con l’aggiunta del latte. Come riportato da Robert Moss sul The Oxford Companion to Spirits & Cocktails, la versione che oggi misceliamo sembra aver raggiunto la propria forma definitiva intorno al 1815.
L’etimologia
L’origine del nome sarebbe da ricercare o nella combinazione fra i termini inglesi “egg” (uovo) e “noggin” (una sorta di tazza di legno utilizzata nelle taverne britanniche, probabilmente all’interno della quale veniva preparato o servito l’Egg Nogg o un suo “antenato”) o nella contrazione di “egg-and-grog” (con la parola grog, derivante dallo slang statunitense, che veniva utilizzata in riferimento ai prodotti alcolici).
La canonizzazione IBA dell’Egg Nog
Ad oggi esistono centinai di versioni di Egg Nogg, a seconda del distillato o del prodotto alcolico utilizzato come base. Viene servito freddo o caldo, in accordo con i gusti del cliente.
Come altri drink, anche l’Egg Nogg ha subito una altalenante partecipazione alle codifiche IBA: assente nella prima del 1961, sarà riportato nella seconda (1986), nella terza (1993) e nella quarta edizione (2004), per venirne definitivamente escluso con la quinta, nel 2011.
Indice
Egg Nog conviviale
Normalmente si prepara in grande quantità, quindi calcola multipli della ricetta.
Uova pastorizzate
Per un discorso legato alla sicurezza alimentare, al bar, utilizzate albumi e tuorli pastorizzati che potete trovare comunemente al supermercato; il risultato dal fresco non cambia oltre al fatto che vi consentono di calcolarne facilmente le quantità.