Black Velvet
Bere drink non è sempre e solo celebrare la vita. Il Black Velvet è culturalmente connesso con la morte di un monarca europeo. Lo Champagne "vestito a lutto" è la testimonianza del dolore dei suoi sudditi.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
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Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa per primo lo Champagne nella flûte e poi delicatamente aggiungere la birra Stout. Gli ingredienti devono essere ben freddi!
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Indice
Alberto e Vittoria
La storia accredita l’invenzione del Black Velvet al Brook’s Club di Londra, uno dei circoli più blasonati della città e punto di ritrovo dell’alta aristocrazia inglese composta da lord, baroni e duchi. L’anno di riferimento sembrerebbe essere il 1861, attorno al 14 dicembre, giorno in cui il Principe Alberto, consorte della Regina Vittoria, morì di febbre tifoide: da quel giorno la reggente d’Inghilterra porterà il lutto per tutto il resto della propria vita, vestendo perennemente di nero.
Il lutto sul bicchiere
La leggenda vuole che all’interno del Brook’s Club, in quella nefasta data, per esprimere solidarietà al dolore della regina, si propose di mischiare all’effervescenza e al giallo “vivo” dello Champagne (entrambi non adeguati ad un’occasione formale di tale triste portata) la sobrietà e il colore scuro della birra Stout, molto più indicati ad accostarsi all’abito di velluto nero di Vittoria.
Il drink viene considerato uno dei primi cocktail alla birra mai creati e tale rimase la sua fama nel corso degli anni, tanto che lo ritroviamo citato anche nel libro di David Embury del 1948 The Fine Art of Mixing Drink, in cui viene definito come uno dei drink più sorprendenti che abbia mai bevuto.
Il “filantropo”
Ricerche più recenti sembrerebbero retrodatare la data di creazione agli anni ’30 dell’Ottocento, in Germania, dove veniva consumato dagli studenti universitari tedeschi che cominciarono ad ordinarlo utilizzando il nome Menschenfreund, traducibile con la parola “filantropo”.
Particolarmente apprezzato da Otto Von Bismarck, Primo Ministro della Confederazione Tedesca del Nord, sembra che proprio l’affacciarsi del Cancelliere di Ferro sul palcoscenico dello scacchiere politico europeo a partire dagli anni ’70 del XIX Secolo abbia esteso la popolarità del Black Velvet al grande pubblico.
Negli Stati Uniti
Un altro periodo d’oro sembra essere responsabile del suo successo negli Stati Uniti: a partire dal 1920 e per tutto il decennio, il Black Velvet ritornò in voga nel Regno Unito, il che permise a uomini d’affari ed espatriati americani di consumarlo al bancone dell’American Bar al Savoy Hotel e del Café Royal.
Una volta finito il Proibizionismo, il drink attraversò l’Oceano Atlantico, prendendo piede negli USA come “morning drink” e come opzione in occasione del brunch.
Indice
Ingredienti ben freddi!
Entrambi gli ingredienti devono essere ad una corretta temperatura di servizio, ben raffreddati e con l’originale grado di frizzantezza.
Proporzioni del Black Velvet
Se le quantità originali non ti soddisfanno a livello gustativo, prova a giocare con le proporzioni fra gli ingredienti. Una versione molto gradita è quella dove lo Champagne è servito nella quantità di 120 ml e la birra Stout nella quantità di 60 ml.
Quale il bicchiere più adatto?
Se il servizio nella flûte non dovesse entusiasmati, puoi sempre proporlo in un bicchiere da birra, come il boccale o la pinta, o in una coppetta cocktail, purché rispetti la proporzione fra gli ingredienti.