Ranch Water
La bevanda texana che sta conquistando il mondo: un modo molto rustico per degustare Tequila.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Collins glass freddo colmo di ghiaccio e miscela delicatamente. Infine, decora con una rondella di lime.
Info
Famiglia
Tipologia
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Indice
Tendenze di mercato
Mi sono imbattuto in questo drink qualche anno fa, mentre curiosavo fra siti internet e libri stampati in cerca di ispirazione e per annotarmi quali fossero le tendenze più interessanti nel panorama internazionale in fatto di bevande miscelate. Devo ammettere che sul momento sono rimasto un po’ sorpreso leggendo la ricetta del Ranch Water, ma a quei brevi attimi di straniamento è seguita una tranquilla consapevolezza figlia dell’esperienza che ho maturato nel settore. A ben guardare, infatti, gli elementi che compongono il Ranch Water sono gli stessi di una antica famiglia di cocktail: i Rickey, di cui il Gin Rickey e il Joe Rickey sono gli esempi più famosi. Quello che non mi aspettavo, devo ammetterlo, è la popolarità che nel giro di poco tempo è riuscita a raggiungere soprattutto negli Stati Uniti questa miscela di Tequila 100% agave, succo di lime e soda.
Soffermandomi, però, a ragionare più attentamente sui motivi del suo successo, è facile comprendere perché il Ranch Water abbia fatto così tanti proseliti. Innanzitutto, il Tequila 100% agave è già da qualche anno che si sta imponendo come nuova pietra miliare del mercato, complice la grande qualità raggiunta da vecchi e nuovi produttori e l’endorsement di alcuni personaggi dalla grande visibilità mediatica, come le stelle del cinema, della musica e dello sport. Il secondo fattore riguarda l’attenzione ossessionata per la “linea”: essendo privo di zuccheri aggiunti, il Ranch Water si presenta come un drink dal basso contenuto calorico, perfetto per permettersi qualche “sgarro” senza eccessivi sensi di colpa. Terzo, e ultimo, fattore è rappresentato dalla sua gradazione alcolica, non bassissima (bisogna ammetterlo), ma comunque compresa fra quella di una birra e un vino, bevande fortemente apprezzate anche in virtù della propria facilità alla bevuta.
Le origini
Secondo le testimonianze più accreditate, il Ranch Water sembra avere avuto origine intorno al 1999 nella zona di Austin, in Texas. A miscelarlo per primo sarebbe stato Kevin Williamson (1962 – 2021), originario della città texana, che dopo varie esperienze come chef fra New York e Aspen, tornato nella sua terra natia decise di aprire il Ranch 616, ristorante specializzato in cucina Tex-Mex, famoso a livello nazionale per le sue ostriche fritte. Inizialmente la struttura del Ranch Water non era nulla di particolarmente articolato: si trattava, infatti, di un Margarita servito in un Collins glass colmo di ghiaccio e con sufficiente spazio nel bicchiere per permettere al cliente di versare al suo interno una generosa quantità di Topo Chico, la cui bottiglia veniva servita a parte.
La Topo Chico è un’acqua carbonata (una soda) prodotta dal 1895 a Monterrey, Messico, dal 2017 di proprietà della The Coca-Cola Company, che a partire da quella data ha iniziato una fortissima campagna di marketing capace di portare la bevanda oltre i confini dei suoi iniziali mercati (Messico e Texas), fino a renderla un autentico fenomeno di culto in molti altri stati americani. Con il tempo, la ricetta del Ranch Water si è evoluta fino alla forma che misceliamo oggi, composta di succo di lime, tequila e soda direttamente versati nel bicchiere di servizio, ma in alcune zone del Texas si prepara con un’aggiunta di liquore all’arancia a ricordare la natura originaria del drink.
Indice
La qualità è tutto
C’è poco da fare: a garantire la riuscita della ricetta del Ranch Water è senza dubbio la qualità del Tequila che decidi di impiegare nella sua realizzazione. Scordati di utilizzare dei Tequila Mixto di basso costo, ma concentrati su dei Tequila 100% agave che riescano ad esaltare al massimo con le proprie note fruttate e floreali la struttura del drink.
Un piccolo kick
Prova ad aggiungere o a tagliare il Tequila con una dose (circa 15-20 ml) di liquore all’arancia per una nota aromatica in più.